- La società moderna, -dominata
da una cultura tendenzialmente “laicista”, - caratterizzata da
una visione “tecnicizzata” del mondo, -legata ad uno spiccato
“individualismo”, è ben lontana dalla concezione biblica che è volta a
ricercare il valore di senso del mondo e della vita in funzione dell’uomo, e
ad interrogarsi sulle ragioni ultime dell’esistenza: “chi siamo”, “da
dove veniamo” e “dove andiamo”. Secondo una “visione sacrale”,
infatti, la vita rappresenta un dono di Dio, sacro e inviolabile, che l’uomo
ha il compito di salvaguardare e non può decidere autonomamente di disporne
a suo piacimento.
- In una società globalizzata e secolarizzata,
che tende ad espellere Dio dalle coscienze dell’uomo, causando una caduta
verticale non solo dei valori cristiani ma anche del senso religioso della
vita, occorre proclamare con fermezza la centralità e la dignità della
persona umana. È questo il tempo delle idee, dei contenuti, dei valori e
della domanda di senso! Il rispetto della vita, la responsabilità morale
nell’esercizio della libertà, la ricerca del bene comune sono principi
fondamentali che dovrebbero impegnare tutti gli uomini di là di ogni
etichetta ideologica. Per fare questo però sarà necessario “uscire dagli
angusti confini del relativismo e dell’utilitarismo” (Joseph Ratzinger).
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