APPRENDIMENTO DI BASE:
Dio agli inizi si rivela ad Adamo e Eva. Ma, a causa della
loro disubbidienza, in tempi successivi, Dio chiama uomini
scelti come Noè, Abramo, Isacco, Giacobbe, Mosè e infine il
popolo d’Israele. Per preparare e realizzare il compimento delle
promesse instaura con loro un patto di alleanza, dettando al suo
popolo eletto la “Legge” contenente le condizioni atte a
regolare la loro vita sociale, morale e religiosa. Esige però
come contropartita l’osservanza e la fedeltà. La “Legge”,
chiamata anche la “Torah”, rappresenta essenzialmente la
pedagogia trasmessa da Dio al popolo eletto, espressione e
fondamento della ‘Sua’ religiosità.
APPROFONDIMENTO: Dio agli inizi si
rivela ad Adamo e Eva, i progenitori dell’umanità, i quali però
subito gli disubbidiscono. Ma Dio, dopo la “caduta” dell’umanità
nel peccato originale non abbandona le sue creature, assicura e
promette ancora il suo aiuto per costituire un nuovo ordine del
mondo. Chiama a sé uomini scelti come Noè, Abramo, Isacco,
Giacobbe, Mosè e infine tutto il popolo d’Israele. Dio manifesta
costantemente il suo interesse a far risollevare l’umanità dal
peccato, intervenendo a favore del popolo ebraico che, dopo
averlo liberato dalla schiavitù d’Egitto, lo pone in una nuova
condizione di libertà, di sicurezza e di vita, gli dona anche un
luogo in cui dimorare, la terra di Canaan. Dio accompagna il suo
popolo negli spostamenti, impartisce istruzioni e lo difende,
combattendo anche al suo fianco. Per preparare e realizzare il
compimento delle promesse instaura con Israele un patto di
alleanza. Non è però un patto tra uguali: Dio non ne ha bisogno.
È un <patto di alleanza>, regolato
dalla “Legge” dettata da Dio
stesso il quale esige, come contropartita, l’osservanza e la
fedeltà, il rifiuto intransigente degli dèi stranieri, il
riconoscimento della sua ‘Unica Signoria’. I temi dell’elezione,
della promessa, dell’alleanza e della fedeltà sono le fila che
percorrono tutto l’Antico Testamento. La “Legge”, nelle
intenzioni divine, detta le condizioni atte a regolare la vita
morale, sociale, cultuale, politica e religiosa del suo popolo,
ma non può né deve limitarsi a un insieme di prescrizioni legali
e cultuali da osservare formalmente o pedissequamente. La
“Legge”, chiamata anche la “Torah”, costituisce essenzialmente
la ‘pedagogia’ trasmessa da Dio al popolo eletto, espressione e
fondamento della ‘Sua’ religiosità.
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