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IL PENTATEUCO
 
15  - Il libro delle promesse e delle alleanze
 
 
APPRENDIMENTO DI BASE: Dio agli inizi si rivela ad Adamo e Eva. Ma, a causa della loro disubbidienza, in tempi successivi, Dio chiama uomini scelti come Noè, Abramo, Isacco, Giacobbe, Mosè e infine il popolo d’Israele. Per preparare e realizzare il compimento delle promesse instaura con loro un patto di alleanza, dettando al suo popolo eletto la “Legge” contenente le condizioni atte a regolare la loro vita sociale, morale e religiosa. Esige però come contropartita l’osservanza e la fedeltà. La “Legge”, chiamata anche la “Torah”, rappresenta essenzialmente la pedagogia trasmessa da Dio al popolo eletto, espressione e fondamento della ‘Sua’ religiosità.

APPROFONDIMENTO: Dio agli inizi si rivela ad Adamo e Eva, i progenitori dell’umanità, i quali però subito gli disubbidiscono. Ma Dio, dopo la “caduta” dell’umanità nel peccato originale non abbandona le sue creature, assicura e promette ancora il suo aiuto per costituire un nuovo ordine del mondo. Chiama a sé uomini scelti come Noè, Abramo, Isacco, Giacobbe, Mosè e infine tutto il popolo d’Israele. Dio manifesta costantemente il suo interesse a far risollevare l’umanità dal peccato, intervenendo a favore del popolo ebraico che, dopo averlo liberato dalla schiavitù d’Egitto, lo pone in una nuova condizione di libertà, di sicurezza e di vita, gli dona anche un luogo in cui dimorare, la terra di Canaan. Dio accompagna il suo popolo negli spostamenti, impartisce istruzioni e lo difende, combattendo anche al suo fianco. Per preparare e realizzare il compimento delle promesse instaura con Israele un patto di alleanza. Non è però un patto tra uguali: Dio non ne ha bisogno. È un <patto di alleanza>, regolato dalla “Legge” dettata da Dio stesso il quale esige, come contropartita, l’osservanza e la fedeltà, il rifiuto intransigente degli dèi stranieri, il riconoscimento della sua ‘Unica Signoria’. I temi dell’elezione, della promessa, dell’alleanza e della fedeltà sono le fila che percorrono tutto l’Antico Testamento. La “Legge”, nelle intenzioni divine, detta le condizioni atte a regolare la vita morale, sociale, cultuale, politica e religiosa del suo popolo, ma non può né deve limitarsi a un insieme di prescrizioni legali e cultuali da osservare formalmente o pedissequamente. La “Legge”, chiamata anche la “Torah”, costituisce essenzialmente la ‘pedagogia’ trasmessa da Dio al popolo eletto, espressione e fondamento della ‘Sua’ religiosità.
 
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