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IL LIBRO DELLA GENESI
 
 
19 - GENESI: Dio, il creatore del cielo e della terra
 
APPRENDIMENTO DI BASE: Sul piano teologico il libro della “Genesi” racchiude il ‘dogma’ fondamentale della religione cristiana. L’autore biblico presenta Dio come il creatore del cielo e della terra, come colui che si autoproclama a ruolo guida della storia del mondo. Tutto ciò che esiste è opera dell’unico Dio, unica è la specie umana, creata della Sua stessa natura e di pari dignità. L’uomo, al vertice della creazione, è presentato fin dalle prime pagine della Bibbia in tutto il suo splendore primordiale, in uno stato di ‘santità’ e di ‘giustizia’ originale.

APPROFONDIMENTO: Sul piano teologico il libro della “Genesi” racchiude il ‘dogma’ fondamentale della religione cristiana. L’autore biblico presenta Dio come il Creatore del cielo e della terra, come colui che con un atto della sua volontà onnipotente chiama il mondo all’esistenza traendolo dal nulla; crea l’uomo arricchito di intelligenza e di volontà, originariamente immortale quanto al corpo materiale e all’anima spirituale. L’autore biblico presenta Dio che si autoproclama a ruolo guida della storia del mondo, ponendo le basi per iniziare un rapporto di reciproca fiducia e di collaborazione con l’uomo.
I primi capitoli della Genesi descrivono come Dio nella sua onnipotenza “crea tutte le cose”: crea la luce e il cielo, crea le piante, crea gli animali e infine, al culmine della sua libera attività creatrice, crea l’uomo a sua immagine e somiglianza. La concezione cosmologica della Bibbia assegna all’uomo un legame inscindibile con il mondo e la natura, all’interno di una realtà dialogica con il suo Creatore che evolve parallelamente all’agire dell’uomo. L’uomo nella sua corporeità appare dalla polvere e, ricevendo l’alito della vita, acquista il segno più alto della sua umanità che lo rende simile e di poco inferiore a Dio, ma superiore agli animali. Tra uomo e donna vige uguale dignità, complementarietà e reciproca attrazione; essi sono chiamati ad esistere l’uno per l’altro e non soltanto l’uno accanto all’altro.
 
 

Dal messaggio iniziale del racconto della creazione scaturisce che tutto ciò che esiste è opera dell’unico Dio e che, attraverso un progetto operativo unitario e armonico, Dio dà senso e bellezza all’essere. La sua parola basta per creare e si impone sulle forze e gli elementi della natura, le quali non sono divinità, ma hanno solo un ruolo e un compito da svolgere. Armonie e unità primordiali del creato costituiscono la così detta “giustizia originale”. Tutte le opere create da Dio sono buone, nel mondo non c’è malvagità, ma solo bellezza. Gli esseri viventi appaiono in gerarchia sempre più perfetti, l’uomo è il capolavoro, e il suo essere fisico è animato da un principio spirituale. Unica è la specie umana, creata della ‘Sua’ stessa natura e di pari dignità. L’uomo, rispetto a tutti gli altri esseri viventi creati, sta al vertice dell’opera della creazione e detiene il primato su tutte le cose. Fin dalle prime pagine della Bibbia egli è presentato in tutto il suo splendore primordiale come un essere incorruttibile, e per questo creato buono in uno stato di ‘santità’ e di ‘giustizia’ originale. Ha il compito e il dovere di “manifestare” la perfezione di Dio e di “proclamare” l’amore di Dio per le sue creature
L’autore biblico, nelle prime pagine del libro di “Genesi”, traccia la visione di Dio Unico, Creatore e Onnipotente che all’atto della fondazione del mondo, nel compiacersi di ciò che aveva creato, semina nella storia dell’umanità la “prima testimonianza di amore”.

 
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