IL LIBRO DELLA GENESI |
APPRENDIMENTO DI BASE: Ora appare molto più chiaramente
come il racconto biblico della creazione, caratterizzato alla base da un
linguaggio mitico ricco di simbolismi e di allegorie, in effetti sviluppa
un discorso esistenziale sulla condizione dell’uomo: la sua dignità
primordiale e la sua caduta, i suoi rapporti con Dio e con la natura, la
sua responsabilità morale. Si può allora capire che, all’interno di una
rappresentazione basata apparentemente su cosmogonie, si nasconde una
profonda matrice esistenziale e l’inizio di un ‘grandioso progetto
religioso’ che coinvolgerà l’uomo durante il corso della storia. |
Nel descrivere il mistero delle origini, l’autore
biblico esprime la nuova concezione di un Dio che si accompagna al destino
dell’uomo: un’idea originale e rivoluzionaria rispetto alle concezioni
mitiche sulla divinità vigenti nel tempo. Il racconto della creazione
realmente sviluppa tutto un discorso esistenziale sulla condizione
dell’uomo alle origini: la sua dignità primordiale e la sua caduta, i suoi
rapporti con Dio e con la natura, la sua responsabilità morale. Nel far
derivare l’umanità da un unico antenato, Adamo, l’autore biblico vuole
raffigurare con una forma simbolica l’unità originale della razza umana:
unità non solo di natura, ma anche d’origine, di vocazione e di destino
nel piano universale della salvezza. Si capisce allora che all’interno di
una narrazione apparentemente basata su cosmogonie, racconti mitologici,
simbolismi e allegorie, in realtà si nasconde una profonda “matrice
esistenziale” e l’inizio di un “grandioso progetto teologico” che
coinvolgerà l’uomo nel suo essere durante tutto il corso della storia. Il
racconto della creazione, infatti, acquista il suo più profondo
significato nell’idea che Dio, per riparare l’errore primordiale della
disubbidienza e rifondare l’unità di una umanità infranta dal peccato, ha
messo in atto il “Piano Universale di Salvezza” . |
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| VOLUME 1 | |