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SCOPRIRE LA CONOSCENZA DI DIO CON UN LINGUAGGIO SEMPLICE
 



IL LIBRO DELLA GENESI
 
 
23 - GENESI: L'inizio di tutti i progetti salvifici di Dio nella storia
 

APPRENDIMENTO DI BASE: Ora appare molto più chiaramente come il racconto biblico della creazione, caratterizzato alla base da un linguaggio mitico ricco di simbolismi e di allegorie, in effetti sviluppa un discorso esistenziale sulla condizione dell’uomo: la sua dignità primordiale e la sua caduta, i suoi rapporti con Dio e con la natura, la sua responsabilità morale. Si può allora capire che, all’interno di una rappresentazione basata apparentemente su cosmogonie, si nasconde una profonda matrice esistenziale e l’inizio di un ‘grandioso progetto religioso’ che coinvolgerà l’uomo durante il corso della storia.

APPROFONDIMENTO: Come si è già detto in precedenza, il racconto delle origini indubbiamente riecheggia tratti delle antiche mitologie del mondo antico. Gli autori biblici, però, hanno affrontato la questione di Dio e delle origini del mondo popolato differenziandosi in modo sorprendente dalle concezioni vigenti nella cultura mesopotamica del tempo. Nonostante che la loro narrazione sia caratterizzata da un linguaggio mitico, ricco di simbolismi e di allegorie, il che potrebbe costituire motivo di grande perplessità per il lettore moderno, in effetti il racconto della creazione sul piano teologico costituisce uno dei brani più profondi e creativi di tutto l’Antico Testamento.

 
 

Nel descrivere il mistero delle origini, l’autore biblico esprime la nuova concezione di un Dio che si accompagna al destino dell’uomo: un’idea originale e rivoluzionaria rispetto alle concezioni mitiche sulla divinità vigenti nel tempo. Il racconto della creazione realmente sviluppa tutto un discorso esistenziale sulla condizione dell’uomo alle origini: la sua dignità primordiale e la sua caduta, i suoi rapporti con Dio e con la natura, la sua responsabilità morale. Nel far derivare l’umanità da un unico antenato, Adamo, l’autore biblico vuole raffigurare con una forma simbolica l’unità originale della razza umana: unità non solo di natura, ma anche d’origine, di vocazione e di destino nel piano universale della salvezza. Si capisce allora che all’interno di una narrazione apparentemente basata su cosmogonie, racconti mitologici, simbolismi e allegorie, in realtà si nasconde una profonda “matrice esistenziale” e l’inizio di un “grandioso progetto teologico” che coinvolgerà l’uomo nel suo essere durante tutto il corso della storia. Il racconto della creazione, infatti, acquista il suo più profondo significato nell’idea che Dio, per riparare l’errore primordiale della disubbidienza e rifondare l’unità di una umanità infranta dal peccato, ha messo in atto il “Piano Universale di Salvezza .

Una corretta interpretazione del mistero delle origini, non solo è essenziale per la ricerca storica della verità, ma è anche importante per capire il tessuto della “Storia della Salvezza” e, non per ultimo, lo stesso Vangelo di Gesù nella sua implicazione storica ed escatologica, determinando nel complesso il significato più profondo che la fede cristiana attribuisce al racconto biblico della creazione.

I concetti di “creazione” e di “salvezza appaiono alla fine intimamente uniti da una sorta di legame complementare a doppio filo: “Il Dio che crea è anche il Dio che salva”.

 
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