Italian Version English Version
SCOPRIRE LA CONOSCENZA DI DIO CON UN LINGUAGGIO SEMPLICE
 



IL LIBRO DELLA GENESI - LA CHIAMATA DELL'UOMO
 
 
27 - LA CREAZIONE DELLA DONNA
 
(da Gen 2, 18-25)
Poi Dio, il Signore, disse: Non è bene che l’uomo sia solo. Gli voglio fare un aiuto che gli sia simile. Fece scendere un sonno profondo sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. Con quella costola che aveva tolto all’uomo Dio, il Signore, plasmò una donna e la condusse all’uomo. Allora l’uomo esclamò: Questa volta essa è carne della mia carne è osso delle mie ossa. La si chiamerà Donna, perché è stata tratta dall’uomo.
Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre, si unirà alla sua donna e i due saranno una cosa sola, una sola carne. Ora tutti e due erano nudi, l’uomo e sua moglie, ma non ne provavano vergogna.

COMMENTO AL TESTO: La solitudine viene indicata da Dio come condizione negativa per l’essere umano, perché l’uomo da solo è un essere incompleto. L’uomo è fatto per entrare in relazione con altri. Il momento più alto di questa sua capacità si trova nel suo incontro con la donna. Anche la donna da sola è incompleta, per completarsi ha bisogno dell’uomo.
Dio creò la donna della sostanza di cui è costituito l’uomo, e quindi dotata di pari dignità. Tra i due si stabilisce una comunione così profonda da costituire ‘una sola carne’, espressione che sancisce il destino di unione profonda della vita dell’uomo sulla terra, consacrato da Dio a formare una sola persona nell’amore matrimoniale. Il racconto si chiude con l’uomo e la donna nudi e sereni. La nudità nella Bibbia è segno dell’essere creatura e di accettarsi nello stato in cui si trova.
 
Articolo letto 1859 volte --- Stampa la pagina

Giudica il testo: Interessante facile nella lettura comprensibile non di facile lettura inadeguato privo di interesse

| VOLUME 1 |