Luca, autore del Terzo Vangelo, non fu un discepolo di
Gesù. Siriano d’origine pagana, persona colta, medico di professione, di
cultura e lingua greca. Convertitosi in Antiochia verso il 43 d.C., abbracciò
con entusiasmo la fede cristiana. Aiutante e discepolo dell’apostolo Paolo, fu
al suo fianco nel terzo viaggio missionario, trovan-dosi nella stessa nave
durante la drammatica navigazione alla volta di Roma. La da-ta di composizione
del suo Vangelo è da porsi intorno agli anni 70-80 d.C., epoca in cui
circolava il Vangelo di Marco, già accolto con entusiasmo dalla comunità
cristia-na romana. Luca fu autore anche degli “Atti degli Apostoli” che
originariamente for-mavano, probabilmente, un unico scritto con il suo
Vangelo. Nell’integrità dell’opera, Luca porta a compimento il suo disegno
storico e teologico sulla vita e la missione di Gesù.
Scrittore di gran talento, Luca ha condotto la sua opera in modo originale,
inserendola nel contesto degli avvenimenti storici del suo tempo,
preoccupandosi di dare uno schema e un ordine alla narrazione. Per molti
aspetti il Terzo Vangelo presenta lo stesso schema generale dei primi due e si
presenta costruito ed elaborato con cura. Luca utilizza buona parte del
materiale che si trova in Matteo, ma soprattutto in Marco, seguendone a grandi
linee lo schema narrativo e cronologico dei fatti, posto che, rispetto a
quest’ultimo, vanno rilevate trasposizioni, omissioni e aggiunte. La sua
narrazione, infatti, riferisce anche vari episodi inediti raccolti tra chi
furono testimoni oculari e predicatori fin dall’inizio. Nel momento in cui
stava per scomparire la generazione degli Apostoli e dei primi testimoni
oculari, Luca comprende che i credenti hanno bisogno di una solida
documentazione sugli avvenimenti centrali che riguardano la fede. Egli fa
allora accurate ricerche tra le memorie più sicure, scritte e orali, del suo
tempo, proponendo a sostegno il suo Vangelo.
Il vocabolario di Luca appare il più ricco di tutti i libri del Nuovo
Testamento: il suo greco è corretto, il linguaggio è sobrio e delicato,
soprattutto quando presenta la persona di Gesù. Il suo pensiero si fonda sui
grandi principi della catechesi di Paolo, nei confronti del quale mostra
un’evidente affinità spirituale.
Luca scrive per una comunità di cristiani provenienti dal paganesimo. |