Nell’epoca post-moderna in cui dominano il relativismo
e la secolarizzazione, i singoli cristiani, le comunità e le istituzioni
ecclesiali sono chiamati a testimoniare il Vangelo, aiutando ciascuno a
ritrovare la propria identità e impegnandosi per una società nuova fondata sui
principi evangelici che s’ispirano all’amore di Dio e del prossimo. Nel
momento attuale in cui si parla frequentemente di evangelizzazione, in
rapporto al fenomeno di progressiva indifferenza e abbandono della pratica
religioso-cristiana, è opportuno per il cristiano ritrovare le radici
storico-teologiche originarie dei Vangeli per un rinnovato impegno
nell’educazione cristiana, che dovrà essere rivolto nell’ambito della scuola,
dell’università, dell’ambiente di lavoro, della famiglia e soprattutto dei
giovani. “Particolarmente oggi – in un mondo frammentato e diviso,
bombardato dalle tentazioni della provvisorietà – in un mondo dove le lotte,
le discordie, le lacerazioni conculcano gravemente la dignità dell’uomo e la
bellezza che caratterizzano l’essere umano – è necessario dischiudere nuovi
spazi alla comunicazione del Vangelo, realizzando una evangelizzazione
autentica che riesca a raggiungere l’uomo nel suo vissuto” (S.E. Antonio
Staglianò –Vescovo di Noto)
Il cristiano, chiamato ad annunciare la salvezza ai fratelli, è portatore
del dono di Dio e non può limitarsi a goderlo o viverlo da solo, né può
sottrarsi al dovere supremo di “far luce” anche agli altri perché, in forza
della sua testimonianza, egli dia gloria al Padre. È questa una delle prime
dimensioni missionarie del cristiano e il punto di partenza che si dirama dai
Vangeli. |